«Volevo essere più forte». «Meglio che non mi chieda come sto, ho sbagliato... la mia carriera è finita», sono state le prime parole di Schwazer al telefono con l'Ansa. Disperazione per essere passato nel volgere di metà pomeriggio dalla gloria sportiva alla vergogna. «Volevo essere più forte per questa Olimpiade, ho sbagliato».
La conferma. In un primo momento si era parlato di "voci". La Fidal ha definito le notizie «illazioni». Poi è arrivata la conferma del tecnico di Schwazer: «Meno di un'ora fa Alex mi ha chiamato e mi ha detto che aveva una notizia brutta, il fermato per doping è lui», ha detto Michele Didoni.
Il comunicato del Coni. Il Coni sul suo sito ha pubblicato un comunicato in cui parla genericamente di esclusione di un atleta azzurro per doping. Nel documento si legge che «il presidente, Giovanni Petrucci, sentito il capo delegazione, Raffaele Pagnozzi, ha disposto l'esclusione immediata dalla squadra olimpica di un atleta che non è ancora giunto a Londra. Per tale atleta infatti il Coni ha ricevuto nel primo pomeriggio di oggi una notifica di esito avverso per un controllo antidoping disposto precedentemente dalla Wada. Il capo gruppo della disciplina interessata è stato prontamente informato dal Coni per gli adempimenti di conseguenza». Tra l'informativa della Wada e la notifica dell'esclusione sono trascorse meno di due ore.
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