Usain Bolt segna il peggior tempo tra i favoriti nelle batterie dei 100 metri, 10"09, ma vista la sua corsa "lenta e tranquilla" la prova è più che sufficiente per la qualificazione alle semifinali. Bolt ha quasi scherzato, con il suo classico fare sornione.
Non mostra tutta la sua potenza nemmeno Yohan Blake, il grande avversario di Usain, che si qualifica con un 10" spaccato che non riesce nemmeno a spezzargli il fiato: al termine della corsa appare calmo, rilassato, ancora freschissimo. Tranquillo anche Tyson Gay, il primo tra i big a scendere in pista, con 10"08, mentre il pubblico di Londra si scioglie in un applauso sentitissimo per la prestazione di Dwain Chambers: il britannico corre in 10"02 e vince la sua batteria con una spettacolare rimonta finale su Bledman.
La "corsa al risparmio", però, non è generale: Justin Gatlin, con9"97, mostra una condizione invidiabile, dominando in lungo e in largo la propria batteria, ma la prestazione monster è quella di Ryan Bailey. Lo statunitense, partito un po' in sordina, ha compie una rimonta eccezionale nel finale e chiude con un interessantissimo 9"88, pareggiando il suo personal-best.
È giallo, invece, su Asafa Powell: il giamaicano chiude in 10"04 correndo quasi "nel sonno", ma nel finale invade chiaramente la corsia di Churandy Martina mentre si volta verso il tabellone elettronico per controllare il suo tempo. Per il momento, non è arrivato nessun ricorso che possa però costargli la squalifica.
Chi si aspettava di vedere correre Kim Collins, l'inossidabile 36enne alla sua quinta Olimpiade della carriera, è rimasto però a bocca asciutta. L'atleta di St. Kitts & Nevis, portabandiera del piccolo Stato delle Antille, è stato punito dalla propria Federazione per aver fatto visita all'hotel in cui soggiornava la moglie qualche ora prima della gara.
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