Il primatista mondiale di 100 e 200 metri, Usain Bolt – nella notte tra sabato e domenica – si è schiantato contro un guardrail uscendone, fortunatamente, illeso. L’incidente è avvenuto a Kingston, in Giamaica. Adesso c’è il rischio di incriminazione, a causa dell’incidente d’auto.
L’incidente è avvenuto alle 5:15 del mattino, quando Bolt era sulla strada di casa. All’incidente ha assistito l’amico Asafa Powell che si trovava, però, a bordo di un altro veicolo. L’automobile di Bolt è andata distrutta ma, fortunatamente, il campione ne è uscito illeso.
Glenmore Hinds, vicecommissario, ha reso noto che lo sprinter giamaicano rischia l’incriminazione, se le indagini dimostreranno che è stato lui a causare l’incidente: “Nessuno è al di sopra della legge e la giustizia verrà amministrata con equità“, ha dichiarato. Secondo le leggi giamaicane, gli incidenti vanno denunciati alla polizia entro 24 ore, ma l’atleta non si è presentato.
Questo è il secondo incidente per il campione olimpico dopo quello avvenuto nel 2009, in cui si salvò per miracolo dopo aver distrutto la sua BMW M3.
Glenmore Hinds, vicecommissario, ha reso noto che lo sprinter giamaicano rischia l’incriminazione, se le indagini dimostreranno che è stato lui a causare l’incidente: “Nessuno è al di sopra della legge e la giustizia verrà amministrata con equità“, ha dichiarato. Secondo le leggi giamaicane, gli incidenti vanno denunciati alla polizia entro 24 ore, ma l’atleta non si è presentato.
Questo è il secondo incidente per il campione olimpico dopo quello avvenuto nel 2009, in cui si salvò per miracolo dopo aver distrutto la sua BMW M3.
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