domenica 15 luglio 2012

Mondiali Juniores: Spicca l'oro nel salto in alto per la Trost

Alessia Trost è campionessa mondiale juniores. A Barcellona, la 19enne di Pordenone ha vinto la medaglia d'oro nell'alto, saltando 1.91. Una volta assicuratasi la vittoria tra gli Under 20, la Trost ha tentato il colpo grosso, puntando a ottenere l'1.95 che le sarebbe valso la qualificazione all'Olimpiade. Ma non è riuscita a completare l'impresa, sfiorandola soltanto al terzo tentativo.


SORPRESA LABICHE — Successo molto sofferto, quello della saltatrice azzurra: non è la russa Mariya Kuchina, tradizionale rivale delle stagioni giovanili, a complicare la vita alla finanziera pordenonese, bensì una poco nota atleta delle Seychelles, Lissa Labiche a spaventare Alessia, restando in testa fino a quota 1.88. Poi il salto vincente a 1.91 (seconda prova) della Trost, che già aveva riacciuffato la gara a 1.82 e 1.88 andando oltre solo al terzo tentativo. Dopo i festeggiamenti della curva tricolore, i tre salti del sogno olimpico alla misura di 1.95: al terzo è quasi fatta, ma per oggi va bene così.




LA STORIA — La Trost è una della più grandi promesse dell'atletica italiana. La sua progressione nella specialità conferma le sue doti: è partita dall'1.37 del 203, quando aveva dieci anni ed è salita gradualmente all'1.90 del 2010. Al debutto tra le allieve, nella stagione indoor 2009, ha anche eguagliato il record nazionale di categoria al coperto con 1.87: poi è arrivata la tripletta mai realizzata in precedenza da nessuna atleta: oro mondiale (Bressanone), Eyof (Tampere) e Gymnasiadi (Doha). La sua principale rivale è stata la coetanea russa Mariya Kuchina, che si è presa una parziale rivincita nel 2010, sia ai Trials europei di Mosca sia ai Giochi Olimpici giovanili di Singapore. Un momento difficile, anche sotto il profilo personale e familiare, è coinciso con la stagione 2011: ma Alessia ha saputo tornare alla ribalta dopo aver mancato il podio agli Europei juniores di Tallinn. Fin dagli esordi il suo punto di riferimento dal punto di vista tecnico è il papà Rudi, podista amatoriale, ma all’Agosti di Pordenone viene seguita soprattutto da Gianfranco Chessa: come modello, anche per ragioni di affinità fisica e prossimità geografica, ha scelto la campionissima croata Blanka Vlasic.



4X400 SQUALIFICATA — Nella staffetta 4x400 che chiude i Mondiali juniores, il quartetto italiano schiera Vito Incantalupo, Marco Lorenzi, Davide Re e Michele Tricca: gli azzurri – con due cambi non impeccabili nella fase decisiva – si piazzano al 6° posto (3’08”51), ma poi arriva anche la squalifica per invasione di corsia.

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